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L'immobiliare dopo il Covid...

Il residenziale si è dimostrato il più resiliente, la logistica quello emergente. L’hospitality e il retail hanno subito le maggiori conseguenze, mentre il comparto degli uffici necessita di essere ripensato. Nella valutazione immobiliare dobbiamo tenere conto di tutti questi aspetti, in un contesto italiano che ha visto nel primo semestre 2021 una ripresa delle transazioni e un maggiore ottimismo, grazie alla campagna vaccinale in corso”.

Previsioni per il mercato immobiliare residenziale

Secondo quanto rilevato, a livello di prezzi, nel secondo semestre 2020 si è registrata una variazione media intorno al -0,9%, analoga a quella del semestre precedente (-1,1%), portando la variazione complessiva del 2020, rispetto al 2019, al -2%. I tempi di vendita sono rimasti stabili su una media di 4,5 mesi, così come gli sconti in sede di chiusura delle trattative, intorno al 12%.

Il primo trimestre 2021 ha segnato una decisiva ripresa in termini di compravendite, con una variazione del +38,6% rispetto al medesimo periodo del 2020 e del 17% rispetto al 2019.

Contestualmente nel 2020 il residenziale in locazione è stato nel radar degli investitori, con un volume totale di investimenti di 370 mln di euro, in forte crescita rispetto al 2019, in cui era poco sotto i 60 mln di euro.

Per la fine del 2021 si prevede una lieve flessione dei prezzi, in un contesto di compravendite in crescita, in linea con il rientro progressivo dell’emergenza sanitaria. A fronte di un’Eurozona impegnata a raggiungere almeno i livelli di crescita pre-pandemia, è auspicabile supporre che la politica della BCE sarà favorevole anche per il 2021, anche alla luce del Superbonus 110.

Mercato immobiliare uffici, trend e previsioni

Nel 2020 il comparto uffici, a seguito dell’impatto dell’emergenza sanitaria e dal conseguente ricorso allo smart working, è stato caratterizzato da una riduzione in termini di take up, investimenti e transazioni normalizzate. Il Q1 2021 ha visto dal punto di vista delle transazioni una ripresa significativa (+50,7%) rispetto al Q1 2020. Per quanto riguarda gli investimenti capital market, il volume investito è stato analogo a quello del 2020, mentre a livello di take up, Milano ha registrato un calo e Roma ha mostrato dati in linea con quelli del 2020.

In particolare, a livello di investimenti, nel Q1 2021 il settore uffici in Italia ha pesato il 24% del totale pari a 320 milioni di euro. In questo periodo sono state perfezionate alcune vendite rilevanti tra cui Casa Milan a Milano, per un totale di 42 mln di euro, e un immobile a uso ufficio a Citylife per 19 mln di euro.

Nel periodo Q1 2021, l’assorbimento stimato per Milano è stato di circa 70 mila mq (considerando i principali operatori e una quota frammentata tra operatori minori), mentre a Roma è stato di circa 26 mila mq.

Le minori transazioni registrate fotografano una situazione - tuttora in atto - caratterizzata da un generale attendismo. Aziende e operatori stanno cercando di capire che strada intraprendere nel post pandemia riguardo alla gestione e alla modalità del lavoro, in relazione soprattutto allo smart working che, presumibilmente, in molti continueranno a utilizzare seppur in percentuale inferiore all’attuale.

Alla luce dei dati attuali si prevede una sostanziale stabilità dei canoni di locazione e dei prezzi nelle compravendite. Il lavoro agile ha modificato la percezione dello spazio-casa e dello spazio-ufficio. Sarà sempre più imperante l’esigenza di avere una casa con uno spazio dedicato all’attività lavorativa, mentre l’ufficio diventerà più uno spazio di rappresentanza, un ambiente dove ci si incontra per riunioni di allineamento, brainstorming e team building.

Lo spazio-ufficio sarà quindi flessibile dal punto di vista sia dell’uso sia della struttura con forniture plug&play, e diventerà di conseguenza sempre più identitario grazie alla componente design che si adatterà alle esigenze aziendali, tenendo conto del benessere collettivo e individuale. Anche la componente tecnologica contribuirà in maniera più significativa alla modernizzazione dell’ufficio dove sarà implementata la possibilità di prenotare le postazioni di lavoro tramite app e accedere all’edificio in totale sicurezza tramite QR-code.

Il mercato immobiliare commerciale dopo il coronavirus

Il comparto retail è tra i settori che sta risentendo maggiormente delle restrizioni dettate dai diversi DPCM. Guardando agli investimenti immobiliari nell’asset class retail, i primi tre mesi del 2021 hanno registrato un volume d’investimento pari a 80 milioni di euro, in calo rispetto al primo trimestre del 2020. Dal punto di vista delle transazioni normalizzate, le compravendite di negozi e laboratori hanno registrato una ripresa nel Q1 2021, registrando una variazione del +34,4% rispetto al Q1 2020.

Fonte Idealista

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